All’inaugurazione del Lecco Film Fest, è il cinema il protagonista

L'inaugurazione del LFF 2022

Sono le storie le protagoniste della terza edizione del Lecco Film Fest che ha inaugurato la sera di giovedì 7 luglio e a domenica 10 luglio nel capoluogo lariano. Se sono state le storie di guerra del regista Fariborz Kamkari con il suo “Essere Curdo” ad aprire la terza edizione della kermesse cinematografica nel capoluogo manzoniano dal titolo le “Luci della città”, è il prevosto cittadino e presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo – organizzatrice del festival – don Davide Milani a ricordare come «il festival prenda forma grazie alla bella storia di servizio che raccontano gli oltre 150 volontari che si sono messi a disposizione per far “volare” il cinema Nuovo Aquilone, la sala di comunità riaperta dopo 40 anni durante la scorsa edizione del festival, e questa edizione del Lecco Film Fest».

Il festival ha preso forma due anni fa, in un momento molto difficile per tutti, «abbiamo lanciato il Lecco Film Fest con la volontà di offrire una proposta culturale di alto livello e un’occasione di rinascita della comunità. Dedicammo quella prima edizione alle “donne oltre gli schermi”, con l’obiettivo di creare uno spazio in cui lo sguardo femminile potesse essere misura del mondo. Oggi – ha aggiunto monsignor Milani -, arrivati alla terza edizione, vogliamo continuare a scommettere su una manifestazione che mette al centro il valore del dialogo e la bellezza del fare ed essere una comunità, e continueremo ad ospitare tante donne registe, sceneggiatrici e autrici per il cinema per ascoltare e vedere le loro storie».

Il Lecco Film Fest non è solo una rassegna cinematografica. Il festival è portatore di una proposta sfaccettata che innesca riflessioni e dibattito, che «mette in moto la vita culturale del territorio coinvolgendo un’ampia platea di persone», chiosa la moderatrice, la giornalista Tiziana Ferrario, che incalza Plinio Agostoni, presidente Confindustria Lecco e Sondrio: «Il confronto che si anima a partire da Lecco Film Fest è articolato e offre, fra gli altri, pensieri legati all’universo femminile ma anche al mondo del lavoro, e alla relazione fra i due, ha a che fare con i temi della realizzazione personale e della felicità. Riguarda la Vita. E proprio per questo motivo sosteniamo come Confindustria Lecco e Sondrio questa rassegna che si radica all’interno della comunità». La comunità è più grande del Comune ha detto il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, che ha aggiunto: «Questo festival, dopo il successo delle prime due edizioni, è un’affermazione positiva considerate le condizioni di piena emergenza pandemica nella quali sono state organizzate. Si accendono le “Luci della città”, accendendo anche le “Luci sui personaggi”: una vera e propria scuola estiva con gli esperti del settore cinematografico, un’opportunità unica per contribuire alla nascita e alla crescita dei talenti dei nostri ragazzi, proprio quando Antonio Albanese ha appena finito di girare il suo ultimo film proprio a Lecco».

-Tra gli intervenuti anche il presidente della Camera di commercio, Marco Galimberti, la presidente di Fondazione Comunitaria del Lecchese, Maria Grazia Nasazzi, da Fondazione Cariplo Carlo Mario Mozzanica e il consigliere regionale Mauro Piazza: «Per il nostro territorio è una sfida – ha rimarcato quest’ultimo – la città, negli ultimi anni soprattutto, si è avvicinata sempre più alla dimensione turistica che è fatta di organizzazione e proposte ma c’è anche un tema culturale, quel sorriso che è il biglietto da visita e dobbiamo coltivare sempre di più. Turismo significa aprirsi al mondo».

Fotogallery di Karen di Paola

Foto di Karen di Paola

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