LFF22, Elena Bonetti: «Bisogna ripudiare con forza la prevaricazione del maschile sul femminile»

“Una donna deve essere libera di scegliere e di poter dire no”, spiega Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, in merito alla sentenza di assoluzione della Corte d’Appello di Torino sul caso di stupro avvenuto nel 2019. “Bisogna ripudiare con forza la prevaricazione del maschile sul femminile, in ogni ambito, anche anagrafico, come il diritto di scelta sul cognome da dare ai figli”. A intervistarla alla terza edizione del Lecco Film Fest è stata la giornalista Tiziana Ferrario.

Sul Family Act: “Abbiamo triplicato i posti disponibili negli asili, abbiamo lavorato sui congedi parentali. Il congedo obbligatorio di paternità deve essere aumentato, bisogna preservare il diritto della donna alla maternità. Non deve essere disincentivante per le carriere di nessuno. Serve un potenziamento delle infrastrutture e una diminuzione dei costi per le imprese. Per quanto riguarda gli assegni, sono già iniziate le erogazioni”.

Nel 2021 ci sono state meno di 400mila nascite: “Il nostro Paese non ha mai affrontato con forza questo tema. I dati sono emersi nel loro essere drammatici subito dopo la pandemia. Neanche dopo la Seconda Guerra Mondiale siamo arrivati a questo punto. Stiamo combattendo il tutto proprio tramite il Family Act. Vogliamo investire concretamente sul futuro, l’assegno unico universale ha 20 miliardi a disposizione. Ed è solo la partenza. Serve sostenibilità e ricostruzione della fiducia”.

Dal 1 luglio è arrivata la certificazione di parità di genere nelle imprese: “Non si tratta di un semplice bollino, è un modo per sostenere la carriera femminile, per far raggiungere posizioni di rilievo alle donne. I sindacati avranno un ruolo importante in questo processo. Le aziende avranno degli sconti fiscali”, conclude Bonetti.

Fotogallery di Karen Di Paola

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