4500 presenze in 4 giorni, 22 eventi, 44 ospiti: grande successo per la terza edizione del Lecco Film Fest

I grandi maestri del cinema, lo sguardo femminile, l’impegno sociale, l’importanza della cultura per i media e la comunicazione: si è conclusa con successo la terza edizione del Lecco Film Fest, organizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio, dal 7 al 10 luglio. Un’esperienza che ha messo al centro la comunità e resa possibile grazie alla collaborazione di un territorio, quello lecchese, che ha lavorato unito per la realizzazione di questa terza edizione.

Donne e lavoro: un’impresa eccezionale? 

Domenica, ultimo giorno della terza edizione della kermesse lecchese, ha visto protagoniste 4 donne, 4 diverse professioniste, che hanno presentato le difficoltà che le donne incontrano nel conciliare la vita privata e la vita lavorativa, soprattutto se chiamate a ricoprire ruoli dirigenziali e di gestione e responsabilità.

LFF22, De Caro e Palasciano: «Fare un film indie in Italia è bello e faticoso» 

Una selvaggia voglia di libertà sul grande schermo di Piazza Garibaldi: è quella di Giulia, eroina titolare del film presentato nella terza serata del Lecco Film Fest, il festival organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio. «Un personaggio strano, nato dal desiderio di raccontare una donna che potesse essere dolce ma anche antipatica, vero così come respingente» spiega Ciro De Caro, il regista di Giulia.

LFF22, Laura Bispuri: «Nei miei film personaggi alla ricerca della loro identità»

Al terzo film, Laura Bispuri è già una certezza del cinema italiano. Con il suo nuovo film, Il paradiso del pavone, arriva al Lecco Film Fest, illuminando il grande schermo di Piazza Garibaldi nella seconda serata della manifestazione. Una corale famigliare vista mare che rappresenta una svolta nel percorso della regista: «Non ci sono regole nel processo creativo: per la prima volta non mi sono riferita a un paesaggio pittorico perché il film è quasi tutto nell’interno della casa. I volti dei personaggi sono diventati i paesaggi».