AL LECCO FILM FEST ANCORA STUPORE GRAZIE AGLI INCONTRI CON PAOLA MINACCIONI, STEFANO NAZZI, IL MAESTRO JERZY STUHR E IL REGISTA ANDREA MAGNANI

Lecco, 8 luglio 2023 – Dopo l’incontro con la Sen. Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato alla Cultura con delega al Cinema e Audiovisivo, la terza giornata del Lecco Film Fest, organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio, è proseguita con l’incontro con il regista Jerzy Stuhr, l’attrice Paola Minaccioni, il giornalista Stefano Nazzi e il regista Andrea Magnani insieme all’attore Adriano Tardiolo.

Gli eventi hanno preso il via dalla proiezione al Cinema Nuovo Aquilone di Big Animal di Jerzy Stuhr e l’incontro con il regista moderato da Gianluca Arnone, caporedattore della Rivista del Cinematografo. Il film scritto nel 1973 doveva essere il primo lungometraggio di Krzysztof Kieslowski ma non fu mai prodotto perché inviso alle autorità dell’epoca. Riscoperto nel 1998 fu proposto a Jerzy Stuhr.

Nel pomeriggio l’attrice Paola Minaccioni, in Piazza XX Settembre, ha regalato al pubblico alcuni momenti esilaranti dialogando a lungo con Federico Pontiggia, Rivista del Cinematografo. Brillante, straordinaria interprete di commedia, ma anche di alcune toccanti interpretazioni drammatiche, da sempre Paola Minaccioni divide la sua carriera fra cinema, teatro, televisione e radio regalando al pubblico uno sguardo irriverente e la sua particolare sensibilità.

«La mia passione per la recitazione arriva dalla mia famiglia che è stata tragicomica – ha raccontato l’attrice -. La prima imitazione che feci fu quella di mia nonna». E, sul palco del Lecco Film Fest, ce ne ha regalate diverse, da Sabrina Ferilli a Loredana Bertè, facendo ridere il pubblico con il suo umorismo contagioso. E poi: «Quando recito un personaggio non ho mai paura perché lì sai sempre chi sei, dove andrai, cosa ti accadrà e i sentimenti che proverai. Nella vita di tutti i giorni invece sono piena di ansie e di insicurezze, ma avere dubbi serve a vivere. D’altronde ho sempre avuto paura di me stessa e ho sempre pensato che dovessi essere altro da me. Ora invece ho capito che l’essere diretta è la mia forza e quindi ho trovato il mio posto».

Subito dopo, sempre sul palco di Piazza XX Settembre, per ‘Cinematografo incontra’ il giornalista Stefano Nazzi ha dialogato con la direttrice responsabile di Chora News, Francesca Milano.  Da sempre il giornalista si è occupato di cronaca seguendo i casi più conosciuti e di maggiore risonanza, ma anche vicende meno note. Oggi racconta la cronaca e l’attualità per ‘Il Post’ ed è ideatore e autore di ‘Indagini’ ai primi posti delle classifiche di podcast. «È un podcast che ha creato una community – ha raccontato -. Non me l’aspettavo tutta questa fidelizzazione del pubblico e questo successo.  Anche perché il nostro è un podcast lungo, quindi è una scelta in controtendenza. Il podcast ha allo stesso tempo un vantaggio e uno svantaggio: la mancanza delle immagini. Questo ti permette di creare più attenzione perché non ti distrai.  Devi raccontare il contesto e permettere alle persone di essere teletrasportate nel tuo racconto e bisogna cercare di essere brevi ed essenziali. D’altronde il linguaggio del podcast è molto diverso perché è più descrittivo e parlato».

E poi: «Nel podcast racconto di indagini e incontri processuali, nel mio ultimo libro invece ho raccontato più le persone». Il libro si intitola Il volto del Male (Edizioni Mondadori Strade Blu) ed è una raccolta di storie inquietanti di donne e uomini che in Italia si sono resi colpevoli di delitti efferati, spesso con moventi inesistenti. «Il raptus omicida non esiste. C’è sempre un percorso che porta a quel momento e a me interessava raccontare da dove nasce questa furia», ha spiegato.

A seguire la proiezione del film La lunga corsa di Andrea Magnani con l’introduzione del regista e dell’attore Adriano Tardiolo con Lorenzo Ciofani, Rivista del Cinematografo, e la critica cinematografica Caterina Taricano. Il film, presentato al 40esimo Torino Film Fest e in anteprima al Lecco Film Fest prima dell’uscita in sala, è il secondo film di Andrea Magnani dopo ‘Easy- Un viaggio facile facile’ (2017) ed è una storia stralunata e di confine, sospesa tra la vita in carcere e il mondo fuori con un protagonista un po’ candido e un po’ spatriato. Una coproduzione italo-ucraina girata prima dell’invasione russa. 

«Questo è un film che nasce da molto lontano – ha spiegato il regista -. È una storia che avevo scritto più di vent’anni fa. Non sono mai riuscito a trovare il giusto tono per affrontarla. Racconto qualcosa che riguarda tutti noi che spesso ci troviamo in una situazione di sicurezza e abbiamo paura di andare oltre e di spezzare le catene. È un film che ci dice di avere coraggio».

Il festival si concluderà domenica 9 luglio. Tutte le informazioni su www.leccofilmfest.it